Il duo italo-irlandese ARPARLA porta nel nome la vocazione per la quale è nato: usare la musica come mezzo per parlare e comunicare con gli altri, sfruttando le sonorità morbide e raffinate dell'arpa e la gamma espressiva di colori del violino. Il repertorio si focalizza particolarmente su due periodi storici in cui la coppia di strumenti rende in maniera eccellente la sintesi dell’estetica musicale dell’epoca: il primo barocco (XVII sec.) e il passaggio tra classicismo e romanticismo (fine 1700 e inizio 1800).

La tavolozza di differenti colori che Arparla è in grado di presentare al pubblico è possibile grazie ad una intensa e variegata attività artistica trasversale. Con energia ed entusiasmo l’ensemble si è esibito raccogliendo larghi consensi da un pubblico molto variegato, in diverse parti del mondo, portando un messaggio musicale trasversale recepito al di là delle culture, della lingua e dello stato sociale. Grazie alla loro carica comunicativa sono stati applauditi in diverse parti del mondo, in Europa come in Canada, Giappone, Uganda e Australia, proponendo la loro musica in festival internazionali, lavorando anche in collaborazione con organizzazioni come l'ONG italiana COOPI, con la Fondazione Menuhin.

Davide e Maria hanno fondato nel 2013 il Metodo Helicona, che insegna l'improvvisazione musicale in un ambiente multidisciplinare storico, utilizzando strategie tratte da discipline come la danza, la Commedia dell'Arte, la scherma e l'equitazione, con l'obiettivo di facilitare l'apertura della mente e di esplorare la fisicità del gesto musicale. Ad oggi, oltre 1000 persone in tutto il mondo hanno seguito i corsi del Metodo Helicona. Hanno insegnato improvvisazione e prassi esecutiva storica in oltre 30 conservatori in cinque continenti, tra cui la Juilliard School of Music di New York, Mozarteum a Salisburgo, Sydney Conservatorium e Makerere University a Kampala.

Insegnano al Conservatorio di Verona e alla Haute École de Musique de Genève.

La loro produzione discografica conta oltre 80 CD, tra cui si annoverano le registrazioni dell’integrale delle sonate di Spohr per violino e arpa (2 CD), le opere 4 e 5 di Marco Uccellini per violino e basso continuo e una collezione di sonate del ‘600 italiano.